
Problemi del servizio di nettezza urbana a Modica – lettera aperta Ivana Castello
Al Sindaco Abbate del Comune di Modica
Sua sede
OGGETTO: lettera aperta
Gentile Sindaco, i membri della Rappresentanza Sindacale Unitaria, il 28 novembre u.s., hanno presentato istanza (prot. n. 59342) per poter tenere, nell’aula consiliare, un’assemblea dei lavoratori IGM.
L’obiettivo è quello di trattare dei principali problemi del servizio di nettezza urbana a Modica e di discutere in merito alle reali possibilità dell’Amministrazione di pagare le retribuzioni degli
operai e della ditta medesima, pei mesi di settembre, ottobre e novembre, nonché sulle reali possibilità di conseguire il rimborso irpef e la parte residuale della quattordicesima mensilità. Lei è
stata invitata a partecipare insieme ai consiglieri di maggioranza e di opposizione. Niente di illecito, dunque, e nemmeno di complicato: gli operai desiderano sapere se pagherà e quando
potrà, seriamente, pagare, almeno per esaurire le obbligazioni contratte.
Alla data odierna (30 novembre, ore 13) nessuna risposta è pervenuta da parte della presidente del Consiglio.
Una discussione allargata sui temi sarebbe quanto mai opportuna,
soprattutto se si tiene conto di alcune novità dell’ultima settimana,
tra cui un’intimazione di pagamento sottoscritta dall’avvocato della
IGM. L’occasione è utile per porre ordine nel conto delle somme
correnti tra il Comune e la Ditta appaltatrice. La lettera, del 21
novembre 2019, è diretta a lei, al Responsabile del IX Settore,
all’ingegnere Dario Modica in quanto direttore esecutivo del
contratto di appalto, e, per conoscenza, al Prefetto della provincia
di Ragusa. Sostanzialmente vi si dice che l’IGM
«vanta nei confronti del Comune di Modica un credito in sorte capitale, pari a
complessivi € 6.332.172,46 per le seguenti causali già oggetto di regolare fatturazione:
€ 4.846.142,52 per canoni impagati e scaduti;
€ 395.591,52 per prestazioni non ricomprese nel canone mensile impagate e
scadute;
€ 545.219,21 per canone settembre 2019 da corrispondersi il 30.11.2019;
€ 545.219,21 per canone ottobre 2019 da corrispondersi il 11.01.2020.»
Naturalmente a tali importi vanno addizionati gli interessi
moratori maturati e maturandi nell’intervallo temporale compreso
tra gli originari termini di scadenza, già abbondantemente fluiti
salvo uno, e il momento in cui avverrà l’effettivo pagamento. La
somma, dunque, è destinata a lievitare. Vanno evidenziati il tono
dimesso della lettera, il comportamento remissivo e maturo della
IGM Rifiuti industriali s.r.l. e l’eccessivo dinamismo, superiore ad
ogni pensabile atteggiamento lassista, con cui il sindaco guida
l’amministrazione comunale. Per il senso di responsabilità della
IGM è sufficiente tenere presenti due aspetti. Uno ben reso dal
seguente periodo della lettera:
«La mia assistita, comunque, nonostante il gravissimo inadempimento
contrattuale e l’enorme entità della predetta morosità, pari nel suo complesso a circa
dieci canoni mensili, provvede, seppur con un contenuto e ben comprensibile ritardo, al
pagamento delle retribuzioni delle maestranze impiegate nel servizio nonché al regolare
versamento di tutti gli oneri connessi al pagamento delle forniture essenziali per la
gestione del Servizio oggetto del predetto contratto di appalto» (pag. 2, secondo
capoverso).
Detto altrimenti si afferma che il Comune ha accumulato un
debito di cinque milioni e mezzo di euro, pari a dieci mensilità di
550.000 euro ciascuna, costringendo la IGM ad anticipare, pur con
intuibili difficoltà e fallanze, il pagamento di numerose mensilità
agli operai e il versamento dei relativi contributi previdenziali.
L’avvocato coglie l’occasione per ricordare che di recente lei
è stata inadempiente su un altro versante. Con riferimento al
complessivo debito di 6.322.172,46 euro, lei si era accordata con
l’IGM, il 10 ottobre 2019, alla presenza del Prefetto, per il
pagamento di un acconto di 2.900.000 euro. La somma avrebbe
dovuto essere pagata, in poco meno di tre mesi e in quattro rate:
250.000 euro entro il 15 ottobre;
350.000 entro il 31 ottobre;
1.100.000 entro il 30 novembre;
1.200.000 entro il 31 dicembre.
Naturalmente, se si considerano le disponibilità finanziarie
del Comune, chi ci ha creduto o era un ingenuone, o ignorava il
livello disastroso delle finanze comunali oppure… come dire…
poteva anche essere… diciamolo tutto d’un fiato e in forma
interrogativa: in malafede?
Lei è un valido imprenditore, non si può nascondere. E’ un
elemento che in qualche modo ha rivitalizzato l’economia della città.
Perché non dirlo? Ha soltanto il difetto di spendere soldi che non ha.
E, naturalmente, così facendo, che vuole o pensa che accada il
gentile lettore? Cresce il debito. E qualche accorto periodico ne tiene
la contabilità da lontano. E nessuno sa qual è il suo importo.
Abbiamo fatto una seduta del Consiglio comunale aperta alla
cittadinanza sul progetto di un impianto di biometano in contrada
Zimmardo-Bellamagna: facciamone uno sull’ammontare del debito
comunale fuori bilancio. E facciamo esprimere il Segretario
comunale, in qualità di Responsabile finanziario del Comune;
l’assessore all’economia e bilancio Aiello ed interpelliamo, ciascuno
per il proprio àmbito, anche i Responsabili di settore. Le cifre
debbono, in qualche modo, corrispondersi. E premettiamo che
manderemo gli atti alla Corte dei conti e alla Procura della
Repubblica, oltre che alla Guardia di Finanza, Nucleo di polizia
tributaria. Ciò perché ognuno risponda, avvertitamente, delle proprie
dichiarazioni. E con questo, caro sindaco, non voglio dire che lei non
abbia i numeri per poter amministrare, meglio di tant’altri del passato,
le finanze comunali, bensì che sia un tantino… cerco la parola più
raffinata perché mi spiace farle del male. Sì, dopo tanti attacchi, oggi
mi spiace attaccarla. E dunque vorrei trovare una parola o
un’espressione non troppo corriva. La definiamo insieme? Va bene
un tantino irresponsabile? E vada: un tantino irresponsabile.
Conceda, dunque, l’aula consiliare per l’assemblea dei lavoratori e
disponga che i suoi consiglieri siano presenti il 4 dicembre, quando si
terrà l’assemblea.
Ivana Castello
consigliere comunale (responsabile) del PD