Ivana Castello

elezioni amministrative 2023 - Modica

Interrogazione urgente: Accesso atti amministrativi e situazione debitoria del Comune di Modica

Trasmetto l’allegata interrogazione al fine di darne comunicazione come di consueto. Ivana Castello, consigliere comunale del PD.

Al Sindaco del Comune di Modica
Sua sede
Oggetto: Accesso atti amministrativi e situazione debitoria del Comune.
Gentile Sindaco,
lei oggi è quasi fuori Amministrazione, dal momento che a brevissimo dovrà dimettersi per provvedere ai suoi legittimi disegni. E mi par strano trovarmi a scriverLe di accesso agli atti che è il tema, se ci pensa un attimo, con cui aprimmo i nostri rapporti istituzionali. Sono trascorsi almeno sette o otto anni. Lei progettò di modificare il relativo regolamento e, così facendo, determinò la mia opposizione. La sua pervicacia mi costrinse ad avviare un’azione giudiziaria di cui è noto l’epilogo. Il problema, tuttavia, è stato ricostituito e ce lo siamo trascinato sino ad oggi, come se le leggi non esistessero e come se, quella Sentenza del Tar, non fosse mai stata dichiarata. In questi ultimi mesi ho presentato domanda di accesso agli atti, sempre con la stessa sorte. L’ultima volta è avvenuto l’otto marzo 2022, e mi è stato risposto dopo cinque settimane, nonostante il regolamento fissi tre giorni per l’adempimento. Non è necessario, per altro, che l’impiegato del protocollo sia, ad ogni richiesta, autorizzato dal segretario generale. Il consigliere non può aspettare le manovre di chicchessìa. Diciamo che qualunque soluzione è percorribile ma a patto che l’incaricato, segretario o altri, provveda entro i tre giorni previsti in Regolamento (art. 50). Capisce bene che cinque settimane costituiscono un tempo improponibile per il consigliere che intenda svolgere i proprî compiti istituzionali. Pensi che in questa richiesta di accesso, della durata teorica massima di tre ore, ho recuperato, ma dopo cinque settimane di attesa comprensive di due visite settimanali al protocollo, inenarrabili discussioni coi responsabili, varie minacce di denuncia, tre richieste di integrazioni documentali e qualche imprecazione che grazie a Dio non manca mai, cinque note di contenzioso per circostanziare su un debito di poco più di dieci milioni di euro.
La mia odierna iniziativa, bandiamo ogni commento, è finalizzata a saggiare la situazione debitoria del Comune, attraverso l’esame di cinque cespiti che anche il caso mi ha indotto a individuare.
Un primo debito, dell’importo complessivo di 395.451,25 euro, è maturato verso la Hera Comm Spa e la Enel Sole srl per l’acquisto di energia elettrica. La fornitura della Hera Comm è avvenuta nel 2018 e quella di Enel Sole negli esercizi 2017 e 2018. Il debito verso la prima ammonta a 372.096,82 euro; la restante parte, 23.354,43 euro, afferisce ad Enel Sole. Entrambi i crediti sono stati ceduti alla Banca Sistema spa che, il 24 gennaio 2022, ne ha chiesto il rimborso. In atto non risultano pagati. Come si sta muovendo o come si è mosso il Comune per provvedere alla loro estinzione? Le ricordo che gli interessi lièvitano.
Un secondo debito riguarda i servizi obbligatori resi dalla «Cooperativa Sociale l’Arca Onlus» per il ricovero di minori e disabili psichici. Si tratta di servizi assistenziali concordati e somministrati tra il 2015 e il 2016. A distanza, mediamente, di sei anni si è costituito un debito di 124.419,83 euro, interessi compresi, che ha costretto la Cooperativa ad anticipare fondi di cui probabilmente non dispone. Si tratta di un pagamento che dovrebbe avere la precedenza su tutto, se consideriamo che riguarda persone bisognose di tenera età (parliamo di bambini), talora disabili e, di frequente, sole e indigenti. Possiamo fare tutto ciò che ci è più utile ma, signor Sindaco, questa incuria non possiamo passarla sotto silenzio. La sensibilità che talora ha dimostrato verso le persone bisognose si è improvvisamente esaurita? Taccio sull’errore commesso che sembra inventato ad arte per evitare il pagamento dovuto. In un contesto siffatto, è intuibile, qualunque spiegazione finisce per non convincere.
Il terzo cespite riguarda alcuni servizi di telefonia fissa e mobile forniti dalla Tim spa tra il 2018 e il 2021. L’importo originario ammontava a 483.220,31 euro. E’ stata concordata una transazione con l’abbuono del 30%, sicché il gravame si è contratto a 338.254,21 euro oltre l’Iva. Il pagamento si concordò avvenisse in dieci rate consecutive di cui: le prime quattro a scadenza quadrimestrale; la quinta, sesta e settima, trimestrali; l’ottava semestrale e la nona e decima trimestrali. Ovviamente, il mancato pagamento di una sola rata fa venir meno l’abbuono con la conseguenza che il debito torna all’importo originario di 483.220,31 euro. L’accordo, sottoscritto dal segretario generale l’8 febbraio 2022, è stato ratificato dalla Giunta comunale con Delibera n. 38 del 15 febbraio 2022. Desidero sapere se la prima rata del 30 marzo 2022 è stata pagata. Se sì, le chiedo di disporre che mi sia fornita copia della relativa quietanza.
Per il quarto cespite la fattispecie manca di ogni dettaglio. Esiste una società unipersonale a responsabilità limitata denominata Gioform. Pare abbia fornito servizi o non so che altro al Comune. L’oggetto del contratto è stato conseguito ma, al momento di pagare il prezzo, 75.000 euro, il Comune si è dichiarato inabile. La ditta ha chiesto e ottenuto ingiunzione di pagamento ma, sino a questo momento, di soldi se ne parla soltanto. In base alla pronuncia giudiziale, l’avvocato, oltre a chiedere il pagamento, ha chiesto copia del Piano di riequilibrio che, a quanto pare, è stato menzionato in atti. Le domando: ha provveduto, in tutto o in parte, ad estinguere quanto dovuto? Ha inviato la richiesta copia del Piano di riequilibrio? Come intende muoversi?
Il quinto cespite è molto consistente, poiché ammonta a 6.965.121,90 euro oltre 2.405.084,12 euro di interessi. Complessivamente sono 9.370.206,02 euro. Tutto è maturato tra il 2018, il 2019 e il 2020. Sia ben chiaro, lo dico per i cittadini che sconoscono la materia, che non stiamo parlando dell’intero debito comunale per energia elettrica contratto nel triennio bensì, in estrema sintesi, di una frazione di esso ceduta da Enel Energia a Banca Sistema spa. L’importo complessivo si riferisce al 31 dicembre 2021 sicché, sempre per completezza, occorre aggiungere gli interessi maturati dal primo gennaio 2022 ad oggi. Ha provveduto a pagarlo? E se no, come intende, se intende, provvedere?
Ivana Castello
Consigliere comunale

Ivana Castello candidata sindaca di Modica

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